Luisella entrò...
Mi sono oggi permessa di entrare nelle vostre sale, spero, anche se non ho dubbi,
che accettiate la mia persona qui, pur essendo scettica e in continua ricerca di verità
interiori.
Se me lo permetterete, leggerò alcuni dei vostri libri e sicuramente ( ce l'ho nel sangue)
vi chiederò, poi vi chiederò, infine chiederò ancora.
Io vedo questo luogo, come una casa, quindi sono abituata, quando mi presento a dei nuovi vicini, a portare un dono.
Chi mi conosce sa, quale dono.
Visto che per voi la natura è un punto oltre che logico, anche fondamentale,
non mi resta che salutare con voi...
Un nuovo mattino.
Spulcia tra la forfora dei fiori,
l'alito lieve della brezza mattutina,
poi starnutisce sui germogli nuovi
mentre li spettina come riccioli di bambina.
Zampettano qua e là, i lillipuziani
e si tuffano nelle gocce di rugiada,
poi sbadigliano emettendo suoni strani
come vocii delle comari nella contrada.
Si spoglia con fatica l'abito stretto,
l'obeso bruco, stanco di strisciare,
in premio avrà, come medaglia in petto,
colori splendidi e ali per volare.
Il fiumiciattolo dal gorgoglio sommesso,
sembra più arzillo adesso che c'è il sole
e dentro un pezzo di vetro che in lui si è immerso,
si specchiano vanitose, primule e viole.
Animato dagli spruzzi di cascata
s'incurva a formar ponte, l'arcobaleno
e come il pizzicar d'arpa, tra le dita di una fata,
un'armoniosa eco, saluta il nuovo mattino.
luisella attese risposta.