Sono Gennaro Esposito di Sora.
Unico della mia famiglia a chiamarsi così.
Ce ne sono tanti e troppi come me.
Ogni giorno schiacciati. Ogni giorno messi esposti... sotto quella colonna.
Nessuno di costoro mi è parente se non nella sorte.
Tutti con la stessa faccia grigia e tutti con la stessa espressione.
Ma sebbene profondamente uguali siamo divisi in tutto il resto.
Ah giusto per dirlo, potreste essere un Esposito senza saperlo.
Spesso non c'è bisogno del cognome per essere uno dei nostri.
E'una condizione interiore.
Quella della goccia nel bicchiere d'acqua. Così piccolo eppure così tremendamente incasinato. Utili nel tutto ed inutili totalmente nel singolo. Versato in terra, quella buona e non sabbiosa, un bicchiere d'acqua, forma un rigagnolo. Tredici vie ognuna distinta dall'altra ancora. Grande piccola, media, lunga, corta. Acqua.
Io questo cerco. Acqua.
So di essere una goccia all'interno del tutto e quel tutto senza di me è tutto uguale. Ma so che, per qualcosa che mi sfugge, in quel corso d'acqua che si forma quando tutti insieme buttiamo quel bicchiere in terra qualcosa è diverso nella forma se io non ci sono.
Questa è la mia vita, mutamento. Costante. Sono un rivoluzionario. Emblema stesso del cambiamento. Uguale a tanti altri come me. Ma profondamente convinto che benchè siamo un unico flusso, la cui grandezza è intrinseca, dal come ci disponiamo possiamo grandi cose.