Dio non è al di fuori del mondo: Dio è Natura, Sostanza infinita, prodotto della sua propria creazione.
La Natura è tutto ciò che esiste, nell'infinito delle possibilità.
La Natura è costituita da due attributi percettibili dall'uomo: l'estensione ed il pensiero.
La Gioia permette di avvicinarsi alla Libertà, la Tristezza ne allontana.
L'Idea esiste non soltanto inquanto descrittiva dell'oggetto, ma anche in quanto essa stessa: è la sua stessa verità, la sua stessa perfezione.
L'affetto è il contributo di un oggetto o di una sensazione all'individuo: è buono (e porta la Gioia) o cattivo (e porta la Tristezza).
Il bene ed il male non esistono: Dio non pensa, è.
La morale è umana. La Natura conosce soltanto il buono o il cattivo, relativamente ad un argomento e ad una situazione data.
La Natura è eterna, con ciò che è, e ciascuno dei suoi componenti conseguentemente.
Un oggetto è per definizione costituito dell'infinità degli attributi della Natura, indissociabili gli uni degli altri.
Il corpo e lo spirito sono paralleli tra loro, conseguentemente a tutti gli attributi di uno stesso oggetto, come modo dell'Estensione e modo del Pensiero dell'umano.
L'uomo libero nascerà al sud, verrà dal nord, si nutrirà all'est, e mostrerà il cammino ai saggi che lo avranno atteso. Questo non-messia un giorno verrà poiché è statisticamente inevitabile.
L'uomo non può definirsi per sé stesso: è ciò che l'affetto esterno fa di lui. L'uomo libero sceglie gli affectti ai quali si consegna per migliorare il suo conatus, la sua potenza di vita.
La libertà di essere ciò che si è causa la gioia, a condizione non di essere circondata di schiavi: lo spinoziste ama la libertà degli altri quanto la sua.